Per la festa della mamma, grazie a un esperimento di traduzione, vi facciamo conoscere la leggenda guaraní sul colibrí che fa parte del libro trilingue di Clarisa Pereira Gónzalez Aguiar “Leyendas Guaraníticas”
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Guaraní
Mia madre mi raccontava spesso che quando comparivano in casa i colibrì, portava fortuna. Non sempre mi ha portato fortuna vedere un colibrì, ma quando i miei figli mi chiesero perché il colibrì volasse di fiore in fiore come se fosse disperato o andasse di fretta, raccontai loro questa versione della leggenda del Mainumby, come lo chiamano in guaranì. E questa stessa versione, la raccontai nell’asilo di mio figlio più piccolo quando mi invitarono a partecipare alla cerimonia del 12 ottobre, poco prima della Festa della Mamma in Argentina.
Nota: è un uccello con becco lungo e fino, piume brillanti e zampette corte. È l’uccellino più piccolo del mondo ma è quello che più rapidamente si muove sulle le sue ali. Mainumby si posa di fiore in fiore, come se stesse cercando qualcosa.
Mi mamá me solía decir que cuando aparecían los picaflores en casa significaba que tendríamos suerte. No siempre tuve suerte cada vez que vi un picaflor, pero cuando mis hijos me preguntaron por qué el picaflor vuela de flor en flor como si estuviera desesperado o apurado, les conté esta versión de la leyenda del Mainumby, como se lo llama en guaraní. Esta misma versión conté en el jardín maternal de mi hijo menor cuando me invitaron a participar del acto del 12 de octubre, muy cerca del Día de la madre en Argentina.
Nota: Es un ave con pico largo y fino, plumas brillantes y patitas cortas. Es el pajarito más chico de todo el mundo, pero es el que mueve más rápido sus alas. Mainumby se posa de flor en flor, como si estuviese buscando algo.
Che sy he’íva’erã chéve osẽrõ mainumby ógape upéa he’ise orepo’áta. Ndachepo’áiva’ekue opa ára ahecha haguépe mainumby ha upéicharõ jepe che membykuéra oporandu jave chéve mba’érepa mainumby oveve yvoty peteĩteĩ ári ñaimo’ã oĩva omoñáva ichupe, amombe’u ichupekuéra ko Mainumby mombe’upy, péicha héra guaraníme. Ha upeichaite amombe’u jevy che memby minive mbo’ehao mitãme ĝuarã cherenóiramo aha haĝua umi apopy Jasypa 12-re, aĝuĩmava Sy áragui Argentina-pe.
Ñe’ẽ joapy: Mainumby niko peteĩ guyra itĩ mbuku ha po’íva, hague veráva ha ipy mbyky. Guyra iminivéva opavavégui ha katu omomýi haĝevéva ipepo. Mainumby oguejýva opa yvoty ári, ha’ete ohekáva oikóvo peteĩ mba’e.

Raccontano i guaraní che una mattina di primavera, il papà di Mainumby chiese aiuto a suo figlio per trovare il fiore dal profumo più delizioso.
Cuentan los guaraníes que una mañana de primavera,el papá de Mainumby le pidió ayuda a su hijo para encontrar la flor con el perfume más rico.
Ava guaranikuéra omombe’úva peteĩ arapoty pyharevépe, Mainumby ru ojerure toipytyvõ ichupe ojuhu haĝua pe yvoty hy’akuãvu porãasyvéva.

Alla mamma di Mainumby piacevano molto i fiori profumati, così il papà di Mainumby pensò che sarebbe stato un bel regalo.
A la mamá de Mainumby le gustaban mucho las flores con perfume, así que el papá de Mainumby pensó que sería un buen regalo.
Mainumby sýpe oipotaitéva umi yvoty hy’akuãvúva, ha upévare Mainumby ru oimo’ã upéata jopói porã ichupe ĝuarã.

–Ma ci sono tantissimi fiori nel mondo, di differenti dimensioni, colori e forme. Non finirò mai di trovare il regalo per la mamma – disse un po’ insofferente al suo papà.
–Pero es que hay muchísimas flores en el mundo, de distintos tamaños, colores y formas. Jamás terminaré de buscar el regalo para mi mamá –le dijo un poco intranquilo a su papá.
—Hetarei niko oime yvotykuéra yvy ape ári, opaichaguaréinteva ituichakue ha isa’ýpe. Ndikatumo’ãi araka’eve ajuhu che sy jopoirã —ojepy’apýma ha’e, he’i itúvape.

Il papà gli disse di non preoccuparsi e di cercare il fiore con la fragranza più buona per la sua mamma.
El papá le dijo que no se preocupara, que buscara la florcon mejor fragancia para su mamá.
Itúva he’i ichupe ani haĝua ojepy’apy, ha tohekánte upe yvoty hy’akuã porãvéva isýpe ĝuarã.

Man mano che volava e si posava di fiore in fiore, Mainumby si rese conto che ogni fiore che trovava aveva un profumo più buono del precedente.
A medida que volaba y se posaba de flor en flor, Mainumby se dio cuenta de que cada flor que encontraba tenía un perfume más rico que la anterior.
Oveve ha oveve jave oguejy ohóvo yvoty oĩva árinte ha Mainumby ohechakuaa upe yvoty ojuhúva ohóvo ipahápe hy’akuãporãve pe ojuhu mboyvévagui.

Per questo Mainumby vola di fiore in fiore in cerca del miglior regalo per la sua mamma.
Por eso, Mainumby vuela de flor en flor buscando el mejor regalo para su mamá.
Upéare Mainumby naikane’õi ohekávo ha ovevévo opa yvoty ári ojuhu haĝua jopói hy’akuã porã asyvéva isýpe ĝuarã.

Tre mamme, tre traduttrici, tre lingue…
Era intenzione di chi scrive, pubblicare una traduzione per la festa della mamma e si è deciso di proporre “Mainumby“, un breve testo scritto in una lingua ai più sconosciuta e destinato ai bambini.
Instagram, e internet in generale, sono strumenti potentissimi in grado di attraversare interi oceani, di far conoscere opere inedite e far nascere amicizie e sodalizi insoliti. È il caso di questo articolo: abbiamo un libro per bambini ancora inedito in Italia, tre traduttrici, tre lingue di cui una a sostituire l’inglese presente invece nella copia pubblicata.
Ci siamo scambiate con Clarisa, l’autrice, e Iliana, l’editor, tanti DM, ci siamo entusiasmate e abbiamo deciso di far conoscere il più possibile anche qui in Italia quella che a nostro avviso è un’opera originale, creata con un amore speciale, quello che solo una madre sa dedicare e donare ai suoi figli: Leyendas Guaraníticas.
Leyendas Guaraníticas, un libro trilingue
Leyendas Guaraníticas, è un libro per bambini pubblicato nel 2020 frutto del lavoro di ricerca di Clarisa Pereira Gonzales Aguiar, scrittrice, traduttrice e docente universitaria argentina che ha raccolto quattro leggende guaraní in tre lingue: guaraní, spagnolo e inglese.

Oltre a essere una professionista del mondo del traduzione, Clarisa è anche e soprattutto mamma e perciò ha voluto riproporre ai suoi figli e ai bambini le leggende guaraní tramandate da generazioni in forma orale.
Si considera una #mamáindependiente perché lavora da casa: traduce libri, insegna inglese tecnico, continua a studiare e formarsi, scrive in un blog ed è mamma.
Da buona correntina, usa molte parole in guaraní quando parla e spera che questo libro trilingue si converta in un apporto al valore culturale e in uno strumento per l’apprendimento di questa lingua originale.

Clarisa ha selezionato le leggende che ascoltava da bambina e le ha raccolte con un duplice obiettivo: farle conoscere ai suoi figli in lingua originale e abbinare la traduzione in inglese di modo che la lettura del testo fosse anche un’occasione per i bambini di imparare e approfondire la conoscenza dell’inglese.
Scopriamo infatti nel retro copertina che “Leggere questo libro è ascoltare la voce di una madre, una figlia, una nipote, un dialogo sulle storie dei nostri giorni e in onore alle storie delle persone che abitavano e continuano a vivere in quelle terre. Un libro da condividere con la nostra famiglia, per avvicinarci e parlare di temi di cui non parliamo quotidianamente, per apprezzare e conoscere la lingua nativa guaraní, oltre ad approfondire la conoscenza dell’inglese”.

Il libro verrà pubblicato nelle prossime settimane negli Stati Uniti ed è stato presentato lo scorso marzo anche alla Bologna Children’s Book Fair. Questo fine settimana invece l’autrice sarà ospite della FILBA, la fiera internazionale del libro di Buenos Aires. Se siete nei paraggi potrete conoscere Clarisa al Pabellón Ocre, Stand de Corrientes.
Alla realizzazione del progetto hanno partecipato più professionisti. Innanzitutto, bisogna tener conto che le leggende nonostante fossero in guaraní venivano tramandate oralmente in spagnolo, per cui si è occupato della traduzione in guaraní José Frette. Dell’edizione in inglese si è occupato Jeff Diteman.
A illustrare il libro, ci ha pensato Agustina García Albarido mentre il progetto è stato curato da graficamente da Leticia Kutianski.
L’editing e la revisione del guaraní è opera di Iliana Franco Alvarenga. Poco fa abbiamo parlato del potere di Instagram, ed è proprio grazie a Iliana che abbiamo potuto chiedere autorizzazione all’autrice per proporre questo articolo. Iliana è una traduttrice e revisora di guaraní-spagnolo-inglese. Collabora inoltre in diversi progetti di traduzione letteraria come ricercatrice associata di lingue indigene del Centro de Estudios Lingüísticos de la Universidad Nacional de La Plata (Bs.As. – Argentina).

Attualmente continua a specializzarsi nella lingua guaraní e le sue varianti. Lavora inoltre come volontaria nella comunità indigena Nivačle dando supporto a questa comunità nel processo di alfabetizzazione. Essendo nata ad Asunción, Paraguay, lo spagnolo e il guaraní sono le sue lingue madre ma si considera poliglotta per devozione.
Il guaraní
Forse molti di voi si saranno chiesti: cos’è il guaranì? Si tratta di una lingua parlata in Paraguay, in Argentina, nella provincia di Corrientes, in alcune zone della Bolivia e in Brasile. Attualmente sono oltre dieci milioni le persone che la usano. È stata riconosciuta come lingua ufficiale in Paraguay solo nel 1992 mentre in Argentina unicamente la provincia di Corrientes la riconosce al pari dello spagnolo . È una lingua che ha una storia davvero particolare: venne tramandata nei secoli oralmente e solo negli ultimi anni si è costruita una grammatica ragionata e sono stati pubblicati dei manuali per lo studio. Oggi viene insegnata anche nelle scuole e ad Asunción esiste l’Academia de la lengua guaraní che si preoccupa di normalizzare e standardizzare l’uso della lingua.
Molte persone sono in grado di parlare perfettamente guaranì ma non sono in grado né di leggerlo né di scriverlo, questo perché è una lingua che viene parlata ancora oggi nei ceti bassi che spesso sono poco istruiti. Del resto, come ci è stato spiegato, per molti anni, c’era una sorta di veto sul suo utilizzo perché era ritenuta una lingua di basso rango nonché motivo di discriminazione. Al giorno d’oggi, fortunatamente, sono in atto vere e proprie campagne e politiche linguistiche di rivalorizzazione della lingua guaraní che puntano a riconoscerle il prestigio che le si deve.
Avete mai sentito parlare in guaraní? Sapete come suona? Scannerizzate il QR code qui in basso e potrete ascoltare la lettura delle leggende direttamente dalla voce di Iliana.

Link utili e ringraziamenti
Instagram Clarisa Pereira Gonzales Aguiar: @mamasinds
Instagram Iliana Franco Alvarenga: @ambue.translations
Youtube: lectura en guaraní
Abrazando Cuentos: acquista il libro
Ringraziamo l’autrice Clarisa Pereira e l’editor Iliana Franco per aver autorizzato la pubblicazione della leggenda del Mainumby sul blog RomaSantiago e per la fiducia riposta nel nostro lavoro. Auguriamo loro che il libro abbia la maggior diffusione possibile anche qui in Europa.
Grazie Leo Zeni, alias Ossido, per la sua interpretazione del colibrí.
Cogliamo l’occasione per augurare buona festa della Mamma.