Festeggiamo insieme il Día del vino chileno
L’estate è agli sgoccioli, noi di RomaSantiago ce la siamo presa davvero comoda ma non potevamo non riprendere da qui: oggi, 4 di settembre è la giornata nazionale del vino cileno, in spagnolo “el día del vino chileno“.
Proprio il 4 di settembre del 1545, Pedro de Valdivia, conquistatore e fondatore di Santiago del Cile, scrisse al Re Carlo V di Spagna richiedendo “viti e vini per evangelizzare il Cile”. Si tratta della prima traccia che si ha del vino nella storia del Cile.
In Cile quest’anno si è festeggiato con anticipo perché come sapete bene, oggi si voterà per l’approvazione della nuova Costituzione.

Ok, ok sappiamo bene cosa state pensando: “ma dai, vino? Cileno? Per favore, qui in Italia ne abbiamo migliaia di vini e di eccellenti”. Niente di più vero, chi scrive infatti afferma sempre: “vendere vino cileno in Italia è come provare a vendere il ghiaccio ai pinguini“. Eppure, i cileni, non hanno nulla da invidiare ad altri giganti come Francia e Argentina. Nel mondo infatti i vini cileni sono ormai sempre più diffusi e apprezzati in quanto il loro livello di qualità è altissimo e negli ultimi decenni si sono guadagnati un prestigio senza eguali.
Si tratta di vini pregiati, prodotti in un territorio che, grazie alle sue estati con alte temperature e i suoi inverni freddi e piovosi, è un vero e proprio paradiso per le viti.
La produzione di vino in Cile rappresenta secondo i dati ufficiali lo 0,5% del PIL nazionale ed escludendo il rame rappresenta il 5,7% totale delle esportazioni nazionali. Di fatto, lo stato cileno è fra i maggiori esportatori di vino al mondo e sono soprattutto Cina, Stati Uniti, Regno Unito e Brasile a brindare con i suoi vini.

In Europa, è divenuto abbastanza facile scovare qualche etichetta cilena grazie a importatori svedesi e spagnoli che poi si occupano della distribuzione in tutto il territorio comunitario. In Italia, non possiamo lamentarci infondo è abbastanza semplice trovare bottiglie andine nei reparti dei supermercati più conosciuti e ovviamente nelle enoteche più fornite.
Vi abbiamo incuriosito? Ebbene, se volete presentarvi alla prossima cena fra amici con una bottiglia intrigante ed esotica con la certezza di fare una gradita sorpresa, segnatevi questi 5 vini cileni da provare assolutamente.
… in alto i calici !
Casillero del Diablo – Concha y Toro – Cabernet Sauvignon
Sicuramente una delle etichette più famose e amate all’estero se non il “vino cileno all’estero per antonomasia“. Narra la leggenda che più di 130 anni fa, il fondatore della casa vinicola, Don Melchor de Concha y Toro, aveva notato che i suoi vini più pregiati “sparivano”; così, si diffuse la credenza che in quel luogo vivesse il diavolo. Si tratta di un vino color rosso scuro con riflessi viola. Fra gli aromi potrete riconoscere quello di prugne mature, ribes nero e menta fresca. Note che vengono poi completate da leggere sfumature tostate. Questo vino rosso equilibrato e corposo è diabolicamente buono.

Gran Reserva Carmenere – Viña Tierra del Fuego
Prodotto nella Valle del Maule, dalla casa vinicola Tierra del Fuego fondata da circa 25 anni dalla famiglia Cremaschi, questo vino viene esportato in circa venti paesi fra cui l’Italia. Si tratta di un Carmenere che vi incanterà con i suoi aromi unici: more, ciliegie, fichi e spezie. Un vino elegante, equilibrato e con un gusto persistente. La valle da cui proviene questo vino è una delle più famose e se mai andrete in Cile vi consigliamo di visitare le otto case vinicole qui presenti e di regalarvi un tour vinicolo.

Gato Negro – Viña San Pedro – Cabernet Sauvignon
Vi raccomandiamo questo rosso, prodotto nella valle del Curicó dalla casa vinicola San Pedro, fondata nel 1865 e presente in oltre 80 paesi del mondo. Nel 2014 San Pedro è stata premiata come “miglior vigna del Cile” e inoltre ha vinto tantissimi premi internazionali. Vi diamo una dritta: qui in Italia, buttate l’occhio nel reparto del vino del Carrefour. Noi, l’abbiamo scoperto lì. Incredibile il rapporto qualità-prezzo. Lo riconoscerete subito dall’emblematico gatto nero protagonista dell’etichetta.

Tagua Tagua – Savignon Blanc
Basta con i rossi, dedichiamoci a un bianco. La Bodega Tagua Tagua, meglio nota come BTT, è una delle più antiche case vinicole cilene: venne fondata da Jose Gregorio Correa Albano nel 1838. Abbiamo conosciuto questa casa vinicola grazie allo shop online cileno (unico in Europa): El Chileno. Qui troverete non solo questo bianco secco, dalle note minerali e agrumate ma anche altri squisiti Cabernet, Merlot e tante varietà di Pisco (di cui non mancherà occasione di parlare, non preoccupatevi). Consegnano in tutta Europa e seguiteli sui loro social, sono fra i cileni più attivi nel Vecchio Continente.

Las Mulas – Viña Miguel Torres – Rosé
Le abbiamo pensate proprio tutte e quindi per chiudere in bellezza: un rosé. Si tratta di un vino proveniente dalla Valle Central, prodotto dalla casa vinicola Miguel Torres, fondata nel 1979. Viene elaborato a partire dalle uve di pinot nero e monastrell che provengono da vigneti ecologici. Si tratta di un vino sensuale, succoso, dal retrogusto prolungato e con un particolare in più: si tratta di un vino ideale per i vegani !

Prima di salutarvi, delle precisazioni sono dovute: questo articolo è frutto del mero desiderio di far conoscere aspetti culturali del Cile ai lettori italiani e non vuole essere in nessun modo un vademecum che si spaccia per verità assoluta, considerate inoltre che noi NON siamo sommelier professionist*. Questa lista nasce dopo esserci confrontate con la comunità cilena in Italia e in Spagna ed è una lista concepita anche in base alla reperibilità delle etichette stesse che varia ovviamente da regione a regione. Bisogna inoltre tener conto che non sempre questi vini sono disponibili negli shop online italiani e non. Di vini cileni ce ne sono centinaia, questa è solo una minuscola base per “non addetti ai lavori” come noi che può essere un trampolino di lancio per appassionarvi.